Alcuni termini come pastoso, nervoso, solido, duro etc. etc. ci hanno sempre molto incuriosito e stimolato
su come poterli tradurre in un linguaggio da laboratorio.
Uno sci slalom essendo corto, incrementa notevolmente la risposta elastica e necessita di maggior
forza di sollecitazione.
Inoltre, le velocità  più basse non permettono di incrementare come in altri modelli la forza dinamica.
Tutto questo può portare a sciate molto "secche" dove viene meno la continuità  fra una curva e l'altra oppure
succede che nell'ultimo terzo di curva lo sci ti "spara fuori" soprattutto se non si sta molto
attenti alla posizione corretta del busto.
E' stato fatto un lavoro molto importante sul campo, in particola ascoltando lo sci nel suo
comportamento nell'ultimo e primo terzo di curva in modo da favorire il più possibile la continuità  e
quindi l'esecuzione di archi in sequenza.
L'utilizzo bilanciato di fibre di carbonio e fibre di vetro, l'attenta collocazione rispetto ai due assi
(trazione e compressione) hanno permesso di ottenere un'asta molto "docile", capace di passare da
archi ampi ed archi più stretti senza soluzione di continuità  , così come le accelerazioni e
decelerazioni avvengono con molta naturalezza.
Non a caso L'OLEN SL è lo sci più apprezzato negli ski test riservati al pubblico dove le
definizioni più frequenti sono: solido, affidabile, ottima presa di spigolo, semplice nei cambi,
assenza di vibrazioni, per nulla faticoso.
Interessante come per il fratello da gigante, l'uso di resine NANO TECH.
